Chi pensa sia necessario filosofare, deve filosofare e chi pensa che non si debba filosofare, deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui.

14.10.08

Luna piena

Ieri sera ho passato due piacevoli ore sdraiato a pancia in su, ad osservare una meravigliosa luna piena. Era da questa estate che il cielo non ci deliziava con un gioiello simile! Quando osserviamo il cielo i pensieri scorrono così fluidamente, senza forzature ne preconcetti ideologici, tutto prende forma con naturalezza, è come se predisponessimo noi stessi ad avere un rapporto nuovo con l'universo. Ogni volgarità svanisce, tutto diventa puro, diretto. Senza avere nei miei pensieri alcuna grande idea da intellettuale, ho passato dei momenti fantastici, godendo di una strana delizia. Con un batter di ciglio tutto è cambiato: ho abbandonato la mia età, il mio nome, i miei amici, ho abbandonato ogni definizione, ogni volgare idea di sapienza ed ogni mia azione abituale. Tutto è evaporato davanti ai miei occhi senza lasciare traccia. Sono rimasto io, soltanto io, una piccola cellula vitale del grande sistema chiamato universo, (o dio?) a ondeggiare tra il cielo e la terra. é inspiegabile la sensazione di piacere che si prova ad abbandonarsi all'universo illimitato, il cielo mi invia messaggi ed io li ricevo in silenzio, incuriosito, come un bambino che scopre per la prima volta la sessualità. Vorrei gridare al mondo intero quanto sono gioioso e vivo, ma finirei per esser certamente frainteso, quindi rimango fedele al silenzio e vivo nell'ombra. I migliori momenti della vita sono questi fermenti vitali, ricchi dei più alti e nobili poteri. Gli uomini, sul sentiero delle passioni, inseguono la bellezza e la forza nelle scuole di ballo e nelle palestre, e non sanno che tutto ciò di cui hanno bisogno è un ciuffo d'erba e un cielo stellato.

2 commenti:

Fede ha detto...

devo dire che Leopardi lo stesso concetto lo esprimeva meglio :P
cmq è vero, l'abbandono alla natura dà sensazioni bellissime e spaventose, per quanto ti rendono piccolo al confronto col Tutto. E probabilmente sono sensazioni uguali per tutti ma diverse, comprensibili ma non comunicabili.

giangi ha detto...

Giacomo era Giacomo.. quando a vent'anni ti occupi di filologia, traducendo opere scritte in greco, latino ed ebraico, e in più hai già sfornato alcuni saggi e poesie, essere chiamato genio è poco