Chi pensa sia necessario filosofare, deve filosofare e chi pensa che non si debba filosofare, deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui.

12.2.10

Zhu Xi

LI CHI - MEMORIE DEI RITI

[La via del grande studio comporta la manifestazione della virtù, il rinnovamento delle persone, la ricerca del bene più alto]

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Gli antichi che volevano illustrare la virtù industriosa nel mondo si occuparono prima di mettere ordine nello stato.

Desiderando mettere ordine nei loro stati, essi prima misero ordine nelle loro famiglie.

Desiderando mettere ordine nelle loro famiglie, essi prima si occuparono della loro crescita personale.

Desiderando migliorare loro stessi, essi prima corressero i loro cuori.

Desiderando correggere i loro cuori, essi prima si impegnarono ad avere una mente sincera.

Desiderando avere una mente sincera, essi prima cercarono di ampliare il più possibile le loro conoscenze.

Per raggiungere la conoscenza, investigarono il principio delle cose.

Avendo investigato il principio delle cose, la loro conoscenza divenne completa.

Quando la loro conoscenza fu completa, la loro mente divenne sincera.

Quando la loro mente fu sincera, i loro cuori furono corretti.

Quando i loro cuori furono corretti, le loro persone migliorarono.

Quando le loro persone furono migliorate, le loro famiglie vissero in armonia.

Quando le loro famiglie vissero in armonia, i loro stati furono ben governati.

Quando i loro stati furono ben governati, il mondo intero visse in armonia.

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[Dal Figlio del Cielo fino alla massa del popolo, tutti devono cosiderare la crescita personale come la radice di tutto]

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10.2.10

Che cos'è la morale? - parte 2 -

IMMORALITà

Laddove viene abbandonato lo spirito di aggregazione prevale la sete di conoscenza, che predispone l'intelletto ad una maggiore cognizione del presente. Ciò che si contrappone alla morale comune è la cosiddetta "voglia di libertà", che vive nella capacità di formarsi del proprio volere in base alla propria volontà. Il libero arbitrio, formato da scienza e coscienza, fa si che l'individuo, facendo riferimento alle proprie esperienze e alla propria natura, valuti e giudichi, valori, idee e fatti accaduti, per ciò che sono e non per come risuonano.
Non esiste una morale ben definita che si contrappone a quella comune, tutto ciò che non ne fa parte viene detto "immorale". è questo il paradosso: il non far parte di preconcetti imposti, impone di fatto che ci si ritrovi nel torto a priori. Giusto e sbagliato, bene e male, sono concetti relativi, che variano a seconda della convenienza. L'uomo moderno non pensa più con la ragione, bensì con lo stomaco.
Non c'è nulla di universalmente giusto o sbagliato, perchè tutto può variare in base al rapporto di circostanza. La visione popolare del giusto è prettamente legata al conformismo: "riposi nel giusto se sei uguale a me, se sei diverso, cadi in errore" questo è il pensiero degli spiriti più ottusi e dei politici dotti, che non tollerano ciò che è più vitale. Invece gli immorali, elogiano le idee originali e le nuove azioni, sono per lo sviluppo sia individuale che collettivo e non si lasciano sedurre dalla stabilità!
Pensare in modo differente dal proprio vicino o dai propri genitori è una ricchezza, non una colpa; avere un'opinione propria, per quanto possa sembrare stravagante alle orecchie dei molti, combatte il conformismo e annulla il plagio. Molte volte chi compirà questo passo, potrà comunque cadere in errore o non portare a termine nessun obbiettivo, questo perchè non gli è propria la forza, bensì la capacità di distacco da tutto ciò che frena l'uomo e lo induce a non vivere: rimorsi, peccati, preconcetti, sensi di colpa, vittimismo, paranoie, sottocultura, complessi di inferiorità..
La morale comune viene rifiutata per necessità e predisposizione naturale nell'individuo sano e nel pieno possesso delle sue facoltà. Questo diverrà amante dei vantaggi che migliorano la vita ma con distacco, e sarà sempre pronto a servirsi dei doni della sorte senza diventarne succube. Ogni interpretazione morale perde di valore dinnanzi all'armonia dell'anima e la capacità gestionale di se stessi e delle proprie passioni, poi tutto va da sè.
Lo Hagakure, il manuale dei samurai scritto nel XVIII secolo, recita così: "Per seguire la Via il samurai deve mantenere l'attenzione sul momento presente e non vacillare, non avere pensieri mondani né essere schiavo delle passioni. Ogni istante è importante e quindi è necesario concentrarsi sempre sul momento presente", e ancora: "Quando ad un samurai capita qualche disgrazia, egli deve rallegrarsi, e far salti di gioia, poiché ha modo, nel disastro, di dar prove di coraggio e di energia", e infine, "Di certo esiste solo il particolare scopo del momento presente. Tutta la vita è fatta di attimi che si susseguono. Una volta compresa questa regola fondamentale, il samurai non deve più manifestare impazienza né porsi altri scopi. L'esistenza scorre semplicemente. Tuttavia le persone tendono a dimenticare tale precetto, pensando che esista sempre qualcosa di più importante. Pochi capiscono il valore di questo principio. Non si può imparare a conformarsi alle proprie decisioni senza perdere la Via, se non dopo una certa età ma, una volta raggiunta l'illuminazione, anche se non se ne ha chiaramente la coscienza, la determinazione è sempre presente. Se ci fissiamo in questo stato di attenzione continua, raramente ci sentiamo confusi, poiché così restiamo fedeli ai nostri principi". Tutto questo è al di sopra della retorica morale, è "immorale" e di gran lunga superiore.
Qualunque morale, come la politica, è ideologia, è aggregazione, è massificazione. Di questi tempi, avremmo bisogno di un sano scetticismo progressista, che sappia scuotere gli animi vivi! come il vento quando scuote gli alberi e fa cadere le foglie ormai secche, così anche noi dovremmo imparare a lasciare indietro le idee passate, i malumori, le sconfitte, ma anche le finte vittorie e le vanità, e prendere coscienza del potere che abbiamo. E se tutto muta perchè mai dovremmo restare fedeli a idee antiche, a errori e intolleranze, quando nelle nostre mani risiede una reale possibilità di miglioramento? è troppo banale accontentarsi e sottostare a idee conformiste, soprattutto dopo che se ne sono intravisti i limiti e le falsità.

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