Chi pensa sia necessario filosofare, deve filosofare e chi pensa che non si debba filosofare, deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui.

1.10.09

Michelangelo Buonarroti

Un piccolo intervallo per elogiare uno dei migliori uomini del tardo rinascimento, e forse il più completo artista italiano che la natura ci abbia mai donato.
Conosciuto a livello mondiale, Michelangelo dipinse e scolpì per tutta la vita, inseguendo fin da subito l'idea dell'eliminazione del superfluo, la ricerca ossessiva per la massima espressione della bellezza. Ma scrisse anche una grande quantità di poesie, permeate del suo carattere irruento e del dinamico pensare.

Frammenti:

Vivo della mia morte e, se ben
guardo,
felice vivo d'infelice sorte;
e chi viver non sa d'angosci e
morte,
nel foco venga, ov'io mi struggo e
ardo.

* * * * *

Come fiamma più cresce più
contesa,
dal vento, ogni virtù che 'l cielo
esalta
tanto più splende quant'è più
offesa.

* * * * *

Solo io ardendo all'ombra mi
rimango,
quand'el sol de' suo razzi el mondo
spoglia:
ogni altro per piacere, e io per
doglia
prostrato in terra, mi lamento e
piango.

* * * * *

S'i vivo più di chi più m'arde e
cuoce,
quante più legne o vento il foco
accende,
tanto più chi m'uccide mi difende,
e più mi giova dove più mi nuoce.

* * * * *

I'piango, i'ardo,i' mi consumo, e'l
core,
di questo si nutrisce,. O dolce sorte!
chi è che viva sol della sua morte,
come fo io d'affanni e di dolore?
Ahi! crudele arcier, tu sai ben l'ore
da far tranquille l'angosciose e corte
miserie no.

* * * * *

Io dico a voi c'al mondo avete dato
l'anima e'l corpo e lo spirito
'nsieme:
in questa cassa oscura è 'l vostro
lato.

(Michelangelo Buonarroti 1475 - 1564)

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