Chi pensa sia necessario filosofare, deve filosofare e chi pensa che non si debba filosofare, deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui.

15.4.09

Cultura dell'anima

INTROSPEZIONE DELLO SPIRITO

Noi siamo gli eredi dei nostri antenati. In noi circola la loro evoluzione. Innumerevoli sono gli uomini che hanno abitato la terra, infiniti i loro pensieri. Se pensiamo intensamente alle varie epoche, alle realtà vissute, ai tempi antichi, se cogliamo per un istante il senso dell'infinità del tempo e del susseguirsi omogeneo delle distanze, la nostra anima si espande a dismisura; è come se il nostro io, per un istante, venisse colpito dal fulmine della percezione dell'essere rimanendone estasiato. In quei pochi secondi riusciamo a percepire la l'enormità dell'universo e la sua forza vitale, la bellezza degli uomini e le potenzialità di cui dispongono. Sono istanti che ci indicano la via per uno studio approfondito dell'essere umano, per una scienza che sia in grado di leggere l'uomo nella sua interezza e che dia un doveroso valore all'interiorità, che non sia mai fine a se stessa ma che dischiuda realtà indispensabili non solo al vivere, ma al vivere crescendo.
La storia è la biografia dell'esistenza umana e da essa derivano le molteplici capacità dell'uomo moderno nel campo della fisica, dell'architettura, della medicina e così via, ma l'uomo in genere, non ha mai approfondito i suoi brividi, non si è mai cercato, non ha mai frugato nelle viscere di se stesso! al contrario, ha spesso subordinato gli altri al sapere di se stesso, recando enormi danni alla società, e questo ha contribuito a promuovere una graduale atrofizzazione dello spirito e delle sue percezioni che dura ormai da secoli.
Potremmo discutere ore sugli uomini comuni e sui loro errori, (poichè essi non sanno ciò che fanno, noi soli lo sappiamo!) ma in questo scritto non tratteremo visioni semplicistiche, bensì discuteremo delle cose assolute, delle cose ultime, di ciò che alcuni determinati tipi di uomini intuiscono.
Ho sempre avuto il sospetto che all'uomo mancasse un certo tipo di formazione, un credo più ardente, un'aitante educazione per ciò che è profondo e vitale, ma ora i miei dubbi, le mie ombre, stanno diventando certezze; i miei pensieri a riguardo non si sono assopiti o dissolti, nessuno di loro è stato abbandonato anzi, uno per uno stanno prendendo forma, stanno iniziando a legarsi tra loro in modo indissolubile! ciò che avvertivo un tempo, è pronto per essere preso seriamente perchè ora tutto è più specifico: tutto è continuità, l'essere non è, l'essere diviene.
Gli uomini nascono predisposti al gioco, imparano a vivere per imitazione, per poi affrontare se stessi e la bramosa sete di conoscenza nell'età adulta; ma da dove nasce questa sete? Si potrebbe dire che come gli alberi, incuranti di ciò che gli sta attorno si spingono verso l'alto, così gli uomini superiori, incuranti della società che li circonda, si lanciano a braccia aperte nel mare della conoscenza interiore e universale. L'energia vitale potrebbe nascere da un elemento trascendentale, una radice comune che raggruppa indirettamente e che disseta un certo tipo di uomini, oppure è una "semplice" questione di volontà, di concentrazione, di predisposizione per ciò che sta in profondità. In ogni caso come si fa a non curare il proprio spirito, come si fa a tralasciare se stessi?
L'uomo ha abbandonato l'istinto per abbracciare il pensiero e le sensazioni; ora, il suo compito è coltivare se stesso dando piena fiducia alle proprie intuizioni, dispiegare energie e raccogliere emozioni.
Noi siamo in continua evoluzione, del resto nemmeno volendo riusciremmo a stare fermi! i cambiamenti sono segni di vita, le metamorfosi ci puliscono dal grigiume conferitoci dall'abitudine.
Non importa in quale paese viviamo o in quale casa passiamo le nostre giornate, ciò che conta è la nostra anima e nulla più; tutto ruota intorno ad essa e al vento che porta, tutto risplende in base al suo benessere. La natura, con la sua meraviglia, con le sue luci e le sue ombre, ci arreca gioia o tristezza in base al nostro stato d'animo. Possiamo andare a teatro a guardare lo spettacolo più comico della stagione, ma se cè qualcosa che turba la nostra anima, non ne apprezzeremo nemmeno un minuto. Una giornata di sole, non è una giornata di sole se la nostra anima è ferita. Tutto ruota in torno allo spessore e al benessere del nostro spirito perchè è da esso che dipende la nostra percezione della realtà.
L'umanità intera è perennemente permeata dalla bellezza che si rinnova giorno per giorno, il mondo è un mare di positività che ci plasma con le sue onde. Sta a noi avvertire e comprenderne il senso e la forza, sta a noi riconoscerci nell'unità del tutto e rendergli omaggio. Le nostre giornate sono colme di segni che riconducono all'unità delle cose e ai più nobili pensieri, come il profumo di un fiore che ricorda l'innocenza e la bellezza, la maestosità del mare che richiama la forza e la volontà, la dolcezza di una madre nei confronti del figlio che ricorda l'amore e la salvaguardia della specie, la cieca obbedienza di un cane al suo padrone che esalta le gerarchie naturali e l'invisibile connessione tra tutti gli esseri viventi, così diversi ma strettamente legati tra loro, e così via.
La sostanziale differenza che cè tra noi e la posizione delle religioni attuali, è che il nostro credo è amalgamato alla terra, tutto ruota intorno al grande caos e al nostro vivere a pieno il presente. Noi non ci curiamo dei grandi discorsi sulla vita dopo la morte, sulla reincarnazione e sulla salvezza eterna, perchè il nostro paradiso è il mondo intero nella sua molteplicità di fattori, il nostro successo risiede nella potenzialità di rendere la vita un pochino migliore a chi ci circonda, uomo, animale o vegetale che sia.
Come un cacciatore, il nostro spirito, sorvola le cose per conoscerle nella loro finalità, fino all'estremo dei confini, perchè l'eternità non è il dopo vita, ma il senso dell'esistenza terrena!
Soltando elevando la nostra anima potremo intravedere ciò che si nasconde dietro la realtà materiale delle cose e cogliere il senso dell'essere. Io personalmente sono riuscito a percepire questa sensazione solo due volte in tutta la vita, e soltanto per un'istante come accennavo prima, ma si narra che questa sensazione di risveglio, di illuminazione, in alcuni antichi maestri cinesi, si sia perpetuata per una vita intera, sembra che costoro abbiano inchiodato quell'attimo d'estasi, trasformando il lampo irruento in un sole ardente!
La percezione tipicamente materiale che abbiamo del mondo da generazioni, deve nettamente cambiare. Dando la giusta attenzione alla nostra anima, il futuro acquisterà un senso, l'amore prenderà voce e il silenzio a tarda sera sarà il nostro più caro amico! Possiamo fare tutto nella vita, ogni tipo di lavoro o studio, possiamo vedere civiltà sepolte o guerre sanguinose, vada come vuole il mondo, se noi coltiviamo noi stessi troveremo sempre dentro di noi una forza straordinaria! la nostra anima è tensione, sentimento e vita!
in fondo noi seguiamo ciò che hanno seguito nella storia i grandi eroi, i martiri, i poeti , i filosofi, i predicatori, gli artisti, i conquistatori, i cavalieri, e tutti coloro che hanno iniziato la loro vita tra la gente comune per finir nella più alta beatitudine.
è inutile cercare altre vie al di fuori della crescita interiore, perchè possiamo accumulare tutto il denaro e le proprietà che vogliamo, ma se questo è a discapito della nostra anima, del nostro credo, non godremo di alcuna felicità, perchè la felicità è qualcosa che solo l'anima percepisce!

5.4.09

Per una filosofia applicata alla vita

PREFAZIONE

La filosofia per essere utile deve essere in grado di sostenere la realtà. In due secoli, solo pochi movimenti hanno tentato di applicare il loro pensiero alla vita, senza per altro trarne reali benefici. Siamo figli e debitori degli antichi, perchè è da loro che proveniamo, in noi circola la loro evoluzione. Noi tutti abbiamo goduto nel leggere i dialoghi platonici o la dialettica socratica, ma è arrivato il momento di concretizzare la filosofia e di applicare la poesia alla vita. Quante volte ho sentito dire che filosofi e poeti sanno solo dar vita a un fiume di parole e nient'altro, o come disse uno dei padri dell'antica scuola, che "la poesia è il vino dei demoni" per la sua capacità di colmare l'immaginazione, per mezzo della menzogna. Dobbiamo mettere a tacere una volta per tutte queste critiche, con un differente metodo di pensiero, con un rivoluzionario modo di concepire e di vivere l'esistenza. L'unica strada che noi uomini superiori abbiamo per arrivare a compiere questo grande passo in avanti, è esternare le nostre pulsioni interiori con l'ausilio della ragione. Penetrare in profondità la nostra anima e sentire ciò di cui abbiamo bisogno, sarà la normativa che ci evolverà ad una semplificazione poetico-filosofica applicata alla vita. é giunto il momento di far coincidere la teoria con la prassi, è tempo che mille fiori sboccino. Pertanto qui intendo esporre il primo capitolo della filosofia evolutiva, che si presenta come forza anticonformista all'interno del mondo filosofico.