Nel vicolo a fianco casa ho piantato una semente,
ora sogno il suo crescere,
quale mano saprà bagnar per bene questa terra?
dolce metà offrigli da bere e berrà la tua mente,
già freme dalla voglia di vivere,
di forti radici lontano da ogni serra.
Non ascoltare le orecchie che ascoltano,
sentiti dentro,
non guardare l'occhio che osserva, voltati,
fissati dall'alto, sii tu enorme vulcano!
il riflesso ti è contro,
ma i pensieri ora non più son velati.
Oh! qual miglior germoglio da te poteva nascere?
e con quanta grinta si spinge verso l'alto!
facesse un salto,
ruberebbe al sol gl'occhi per potersi muovere.
Semi nobili da sempre sposano terreni migliori,
e te fautrice di gemme colorate e odori forti
ora sai muoverti,
tutt'avvolta d'un velo d'oro e d'amori.
Chi pensa sia necessario filosofare, deve filosofare e chi pensa che non si debba filosofare, deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui.
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3 commenti:
i sonetti doppi tipo questo sono una fissa,
con schema tipo così( AaBAaB AaBAaB CDdC CDdC )
attento a metriche e rime però!
sulle metriche sto facendo esperienza
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