Chi pensa sia necessario filosofare, deve filosofare e chi pensa che non si debba filosofare, deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui.

9.5.09

Espressione dell'anima

STUDIO DELL'ANIMA NELLA QUOTIDIANITà DELLA VITA E NELLA PRATICITà DEGLI OGGETTI

Io onoro quell'uomo la cui ambizione non sta nell'accumulare denaro o proprietà, nell'essere famoso o potente, comandante o ministro, ma nell'essere un maestro del ben vivere, e nell'aministrare al meglio la propria vita in relazione alla vita altrui.
Da un cambiamento di scopo è seguito un cambiamento dell'intera scala attraverso cui si era soliti misurare uomini e cose. La ricchezza è da sempre nella concezione comune il primo titolo alla stima, ma oggi, ricchezza e povertà sono viste per quel che sono, i poveri sono coloro che si sentono tali, e nella maggior parte delle volte la povertà consiste solo nel sentirsi poveri. I ricchi, per come si danno a vedere e per come noi li conosciamo, in una vera scala sarebbero riconosciuti come gli ultimi dei pezzenti. Possiamo frequentare i giovani più ricchi della città, ma se questi appesantiscono le nostre giornate, non esiteremo ad allontanarli, come possiamo frequentare i più umili del paese e rimanerne affascinati. Gli uomini devono essere onorati e rispettati per quel che sono, non per quel che posseggono. Il classico pensiero associativo che, all'uomo ricco equivale un uomo di valore, ormai è un faro che illumina i vecchi libri di storia, basta guardarsi attorno per capire che il furore antico, nella maggior parte dei casi è stato sostituito dalla superficialità e dal rumore moderno. Per questo le nostre considerazioni sugli uomini devono essere totalmente estranee ai loro beni, solo così potremo valutarli realmente per quel che sono e apprezzare la loro anima, perchè l'uomo nella sua interezza rimane nell'eternità, le sue ricchezze sono solo di passaggio.
Le passioni e le pretese, da sempre spingono l'essere umano ad un continuo miglioramento di sè, sia in ambito spirituale che materiale, e ad una continua ricerca nel semplificarsi la vita nel quotidiano,(talvolta in modo eccessivo) da qui la nascita degli degli oggetti, ovvero, volontà umana sotto forma di materia.
Gli oggetti sono parte integrante della nostra vita quotidiana, questi possono essere classificati in base alle loro virtù. Ognuno di loro acquista un significato, ed una maggiore importanza, in base alla sua propria utilità e alla sua finalità concreta. Gli utensili annullano le difficoltà puramente pratiche, come accendere il fuoco, illuminare una stanza o spostarsi da una città all'altra. Immaginate quanto tempo dovremmo perdere se dovessimo accendere il fuoco a mano, con legna e paglia, o se per fare una qualunque cosa in casa dovremmo aspettare l'alba, o ancora se per spostarci di qualche decina di chilometri ci impiegassimo giorni interi, ecc. Gli oggetti ci permettono di dedicare più tempo ai divertimenti e ai pensieri, sono la dimensione sotto cui l'uomo progetta la sua vita, nonchè motrice dell'economia nazionale e abile spalla vanitosa di cui l'uomo moderno non è in grado di fare a meno. Come dei cortigiani, gli utensili, servono il proprio sovrano ogni volta che questo ne richiede, e quando hanno terminato il loro compito, o quando per necessità vengono sostituiti con degl'altri, migrano, pronti a dar sostegno ad un nuovo imperatore.
Ogni rapporto che si instaura tra oggetto e uomo, varia in base al beneficio che quest'ultimo ne ricava, e al maggior numero di fattori espressivi; perchè la bellezza degli oggetti risiede nella loro utilità, ma anche nella potenziale capacità di comunicare.
Quando acquistiamo un abito, non basta sceglierlo in base alla moda del tempo, al colore o al prezzo. Un vestito, per risultare piacevole, deve avere la giusta piega che trovi riscontro nella praticità del suo utilizzo; ogni risvolto, ogni ondulazione, ogni decorazione, che ne impedisce il corretto e semplice impiego, rende deforme le gesta della comodità e imbruttisce.
é proprio nella ricerca forzata della bellezza che la si perde definitivamente, perchè questa viene da sè, fuoriesce dall'armonia che si crea tra vestito e movimento del corpo, non dalle pompose decorazioni dei sarti. Più un vestito è semplice, più acquista bellezza, perchè la semplicità è la forma sotto cui l'anima mostra le sue virtù.
Quando acquistiamo delle scarpe, alla linea e al piacere dell'occhio, deve prevalere la comodità, altrimenti il costo elevato e le varie decorazioni non terranno a bada la scomodità.
Gli indumenti, tanto più rendono naturali e fluidi i movimenti del corpo, tanto più saranno apprezzati, sia da chi gli indossa, sia da chi li osserva.
Una caratteristica tra le tante, se non la più importante è che, un utensile non deve richiedere sforzi eccessivi nell'essere mantenuto. Gli oggetti devono semplificare e non intrecciare la vita, devono se è possibile, chiedere il minor sforzo e dare il massimo dei risultati. Ad esempio l'automobile, mezzo di trasporto utilissimo, ma a volte decisamente troppo costoso, perchè se il peso del mantenimento (con tutto ciò che comporta) supera la comodità dell'utilizzo, non ne vale affatto la pena. Nella scelta degli oggetti non dobbiamo troppo scendere a compromessi, dobbiamo sempre circondarci di un moderato numero di utensili che richiedano il minimo impegno e che sappiano mantenersi nel tempo. Il troppo stroppia, sopratutto negli oggetti.
Quando questi si allontanano dalla loro funzione primaria, ecco che sfociano negli eccessi. Quando entriamo in edifici di lusso, e lo spreco eccessivo va di pari passo con la vanità esasperata, se i nostri occhi rimangono abbagliati, la nostra anima non si lascia sorprendere e corre al riparo. I luoghi in cui i veri valori vengono accantonati per la morale affarista-borghese, sono una sorta di prova del nove, che conferma la necessità di una cultura diversa. Il fascino delle ricchezze persuade solo l'uomo superficiale, la vera ricchezza, quella che affascina gli uomini superiori, è altrove! ben lontana da muri decorati e sale capricciose, da favoritismi e compiacimenti, che distolgono l'uomo da se stesso e ne ubriacano l'anima. Gli edifici migliori sono le case che sanno accogliere e mettere a proprio agio le persone. Bisogna accogliere gli uomini e la loro anima, perchè se l'occhio vuole la sua parte, l'anima la esige! (filosofia della casa)
Ogni uomo dovrebbe instaurare un rapporto originale con i propri oggetti e con tutto ciò che lo circonda! ognuno dovrebbe imparare a far di se poesia, perchè come diceva Victor Hugo "L'anima è l'unico uccello che sostenga la sua gabbia"

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