Chi pensa sia necessario filosofare, deve filosofare e chi pensa che non si debba filosofare, deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui.

15.10.10

Sulla verità

RIFLESSIONI E INTRECCI DI VERITà E REALTà

La differenza che spesso emerge tra uomini semplici e uomini astuti è che i primi, pensano sia vero ciò che non viene più messo in discussione, uniformandosi tutti sotto un unico pensiero comune, i secondi, sanno che esistono verità molteplici e ponderano ogni possibilità da diverse prospettive. Quando si parla del vero, bisogna sempre tenere presente che, ogni verità è tale fino a quando non viene accantonata per dare spazio ad una nuova e più credibile: un tempo si pensava che il sole girasse in torno alla terra, ora sappiamo essere il contrario.
Le verità ideologiche cambiano quando cambia il tempo, le verità scientifiche cambiano quando cambia il meteodo di studio. Ogni credenza è vera a suo tempo, e la verità è che la verità è variabile.
Bisogna tenersi lontano da pretese di verità assolute e presunte certezze, difatti il pensiero di avere risultati imperativi, inganna l'uomo e lo fa inciampare sui propri piedi. La libertà di pensiero si basa su opinioni/sensazioni controverse, capaci di arricchire l'uomo non di ragioni, ma consapevolezze ed emozioni. In questi casi, il valore non si vede dal raggiungimento di una meta, bensì dal continuo cercare. è la curiosità che ci spinge a non accontentarci di verità fittizie, siamo troppo esigenti per arrenderci alle prime impressioni. Quando ci schieriamo, e lo facciamo, sappiamo comunque di essere nel "torto", coscienti del fatto che, l'anagramma di "la verità" è "relativa".
La verità fittizia è ancora più dannosa della classica menzogna perchè viene data per certa, di conseguenza si smette di pensare a tutto campo, per partire da un punto di partenza comune. Forse è più rassicurante, ma chi ci assicura di essere sul giusto trampolino di lancio? e sopratutto, vale la pena rischiare di vivere una vita nella bambagia del falso?
Solo la visione totale a 36o gradi offre la possibilità di esprimere un giudizio personale-veritiero non mosso da ideologie, buonismo o conformismo. Se non c'è una spiccata capacità di riflessione nel nostro interlocutore, ce ne accogiamo subito e rischiamo di non aver più stimoli nei suoi confronti. è l'irritazione alla vicinanza del pensiero comune che illumina il pensiero dell'individuo curioso, tanto da allontanarlo da movimenti politici, espressioni culturali di parte, aggregazioni e movimenti popolari in genere.
Nelle masse la verità e l'angolazione visiva deve essere una e una sola: è il creare un'idea e imporre una linea o un modello, che genera coesione-omologazione sociale e disgragazione individuale. Invece, chi gode di una forte libertà di pensiero non ha limiti di alcun tipo! spazia tra un'idea e l'altra incurante di ogni barriera e dogma-verità!
Sappiamo che ciò che accade nel mondo e in noi stessi è vero e reale, ma ogni uomo ha la sua verità, dettata dalla visione soggettiva espressa in base alle proprie capacità cognitive e sensoriali, che di per sè non ha alcun valore sociale, ma è fondamentale per la formazione e la crescita individuale.

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